L’eyewear italiano chiude con buoni risultati i primi dieci mesi del 2023. Durante la conferenza stampa dedicata all’imminente edizione di Mido (3-5 febbraio 2024), la presidente di Anfao, Lorraine Berton ha presentato i dati di settore secondo le proiezioni sulla base del periodo gennaio-ottobre dello scorso anno. Le esportazioni di montature, occhiali da sole e lenti, che assorbono circa il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 7,6% sul 2022 arrivando a 5,26 miliardi di euro. Nello specifico, l’export degli occhiali da sole è balzato del 6,9% attestandosi a circa 3,6 miliardi. Le esportazioni di montature hanno sono invece lievitate del 9,1%, arrivando a 1,6 miliardi. L’occhialeria italiana ha esportato 112 milioni di paia di occhiali, quantità in aumento del 2,7% rispetto al 2022.
La produzione dell’occhialeria italiana nel 2023 è stata di 5,52 miliardi di euro, in crescita del 8,4% rispetto al 2022. Il saldo totale dei produttori è calato di 1,7 punti percentuali e si è attestato a 816 aziende a livello nazionale. Sul fronte occupazionale la chiusura dell’anno sembra al momento essere positiva: 18.620 addetti, il 2% in più rispetto al 2022.
Del totale di paia di occhiali esportati, 67 milioni sono di occhiali da sole (il 60% circa) e 45 milioni di montature da vista (il 40%). Andando ad analizzare i singoli Paesi, negli Stati Uniti (da sempre primo mercato di riferimento per il settore, nel 2023 con una quota del 27,5%) l’export complessivo di montature e occhiali da sole ha registrato un calo del 4,82% rispetto al 2022. Il preconsuntivo risente soprattutto dell’andamento nella seconda parte dell’anno delle esportazioni di occhiali da sole (-8,4%) rispetto all’export di montature (+6,7 per cento). In Francia l’export ha registrato un +10,5% sul 2022, in Germania complessivamente la crescita è stata del 13,4%, in Spagna del 15,8%, nel Regno Unito del 4,7 per cento. Positivo anche l’andamento delle esportazioni dell’occhialeria italiana in alcuni paesi dell’Europa del nord e dell’est: Svezia (+8,1%), Polonia (+14,7%), Croazia (+6,5%) e Austria (+17,4 per cento). L’andamento delle esportazioni dell’occhialeria nei Brics che insieme assorbono poco più del 5% delle esportazioni del settore (nel 2019 erano a oltre l’8%): Brasile -0,1%, Russia +9,9%, India +18,8%, Cina -14,9 per cento.
I consumi interni, monitorati da GfK nel canale specializzato di ottica, hanno registrato una buona performance rispetto al 2022 nel primo semestre del 2023 (+4,3% in valore). Nella seconda parte dell’anno hanno mostrato un rallentamento con una crescita di poco superiore al 2022 in valore. Anche il dato del sell-in conferma queste tendenze.
“Le prospettive per l’economia italiana nel 2024 ereditano dall’anno precedente una frenata del commercio internazionale e un aumento dei tassi di interesse senza precedenti nella storia dell’euro – ha dichiarato Berton -. La situazione internazionale la conosciamo tutti, le guerre, la questione del canale di Suez, le tensioni geopolitiche tra i paesi e le tensioni all’interno dei molti paesi, che sono e saranno a breve interessati dalle dinamiche elettorali, non fanno che accrescere l’incertezza generale. E per il nostro settore le esportazioni sono fondamentali, la domanda estera per noi, più che per altri settori, è l’attivatore della manifattura italiana e la cartina di tornasole della nostra competitività nel mondo”.
La presidente ha inoltre ricordato che per mantenersi sugli attuali livelli di eccellenza e rappresentare il made in Italy le istituzioni devono investire in nuove tecnologie e competenze per spingere l’innovazione ed essere competitivi. “Le aziende vanno sostenute nelle due sfide principali del momento, la transizione digitale e quella green. I nostri occhiali sono sempre stati belli e ben fatti, adesso devono essere sempre di più sostenibili e innovativi. Su questo, attendiamo risposte urgenti che non possono prescindere dalle risorse comunitarie in campo, Pnrr fondi per la coesione innanzitutto”. Berton, in qualità di Presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e Presidente del Gruppo Tecnico Sport e Grandi Eventi di Confindustria ha ricordato che Milano e Cortina saranno le sedi principali delle Olimpiadi 2026. “Per il settore dell’eyewear questi Giochi non sono una mera coincidenza, ma un’opportunità strategica, dove la bellezza dei luoghi riflette quella dei prodotti. Le Olimpiadi non sono solo un evento sportivo e turistico, bensì un’occasione per lo stesso manifatturiero, una vetrina del made in Italy che sta a noi allestire nel migliore dei modi”.
Il presidente di Mido Giovanni Vitaloni ha poi illustrato gli highlights della 52esima edizione del salone internazionale dedicato all’eyewear. Nei sette padiglioni di Fieramilano Rho sono attesi oltre 1.200 espositori (+25% rispetto allo scorso anno) da 50 paesi e visitatori da oltre 130 nazioni.
Nell’area Otticlub sarà un susseguirsi di appuntamenti, workshop e seminari studiati e pensati per affrontare le più diverse tematiche che riguardano il settore da svariati punti di vista. Saranno coinvolti personaggi noti come Diego Dalla Palma, Ernst Knam, Mara Servetto e Ico Migliore intervistati dal sociologo Francesco Morace in occasione dei Mido MIDday Talks, ogni giorno alle 12 e il progetto proseguirà per tutto il 2024. Non mancheranno gli incontri del ciclo ‘How to?’, pensati per le attività quotidiane dei centri ottici, e seminari su tematiche medico-scientifiche con tavole rotonde di esperti dedicate alla miopia e alla presbiopia. All’Otticlub ampio spazio sarà anche dato a temi di strettissima attualità come i social media, l’Intelligenza Artificiale, la sostenibilità e l’inclusione. A proposito di quest’ultima, se ne parlerà nel convegno di sabato ‘Il linguaggio inclusivo – le parole contano’ Empowering Optical Women Leadership program, in cui saranno presentati i risultati a un anno dall’avvio del programma a sostegno della leadership femminile nell’industria dell’occhialeria, realizzato con Anfao e Fondazione Bellisario.