C’è la firma di tutte le parti interessate sull’accordo che salva Corneliani, perfezionato al Ministero dello sviluppo economico nella giornata di ieri. “Si è conclusa positivamente al Ministero – si legge nella nota del Mise – la vicenda della crisi Corneliani risolta con il ricorso, è la prima volta che accade, al fondo Invitalia, che ha investito 10 milioni di euro nella Newco. La cifra si aggiunge ai 7 milioni di Investcorp. Oggi arriva dunque, a poco più di un mese dal primo tavolo, la firma dell’accordo di tutte le parti interessate (azienda, investitori, sindacati) che consentirà alla newco di far sopravvivere e sviluppare lo storico marchio tessile di Mantova”. L’accordo era stato trovato nelle scorse settimane.
“Dispiace – prosegue la nota – per gli esuberi (circa 150 persone, per circa la metà si tratta di pensionamenti fino al 2025) per i quali sono stati individuati tutti gli strumenti per accompagnarli nel percorso di uscita”.
Come riferisce Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, citando i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e le Rsu aziendali, l’intesa prevede che “nella costituenda newco il sito di Mantova resti il cuore della qualità produttiva delle maestranze e del marchio, come vero valore aggiunto della produzione”.
“Si regge tutto su un atto di fede – ha dichiarato Giancarlo Giorgetti, ministro dello sviluppo economico – che tutti abbiamo compiuto scommettendo sul futuro di un’azienda, un marchio italiano che può vincere la sfida del mercato. Mi auguro che a questo punto non ci siano ulteriori ostacoli alla soluzione della crisi. Noi abbiamo sperimentato un nuovo strumento che prevede l’intervento doveroso dello Stato in alcune situazioni di crisi per quelle aziende che hanno un futuro, ma che si trovano ad affrontare crisi legate a momenti difficili come quello che stiamo vivendo. È un modello che ci auguriamo di poter replicare in tutte quelle situazioni di crisi dove ci sia un investitore privato che accetti l’azionista di Stato come socio di minoranza ”.
Il ministro ha infine fatto a tutti gli auguri di buon lavoro ricordando che “il Ministero sarà comunque presente e vigilerà sull’andamento della vicenda aziendale dal momento che è diventato azionista”.