La storia comincia 40 anni fa, con una piccola azienda artigianale produttrice di accessori di pelletteria. Oggi Conbipel conta oltre 150 negozi sul territorio, tutti gestiti direttamente dalla sede di Cocconato d'Asti; privilegiati i grandi centri commerciali e i punti vendita nelle vie centrali delle principali città, l'ultimo in corso Vittorio Emanuele a Milano. Attenzione anche al mercato estero, su direttrici insolite: tre negozi a Dubai, Beirut e Mosca, dove è prevista l'apertura di altri 15 punti vendita nei prossimi anni.
Uno dei punti di forza dell'azienda è la logistica: un magazzino di 70 mila mq su cinque piani in grado di movimentare verso i punti vendita fino a 180 mila capi al giorno, 60 milioni circa all'anno: concentrarsi sull'organizzazione, monitorare le vendite e i gusti del consumatore, sostituire in fretta i prodotti inadeguati. Una scelta pragmatica: se nel calzaturiero c'è ancora spazio per gli artigiani, per gli abiti ormai è necessario fare i conti con lo strapotere della Cina. E farsela alleata. Conbipel opera in joint venture con aziende cinesi, dalle quali acquista i tessuti.
Il fatturato dell'azienda, che occupa circa 1.700 persone, è cresciuto del 20% negli ultimi anni. Franco Massa però non vuole fermarsi e conta di raggiungere il mezzo miliardo di euro nel 2005. Anche grazie all'importante sforzo pubblicitario. Ogni stagione vengono stampati 10 milioni di cataloghi, generalmente distribuiti in abbinamento alle più diffuse riviste nazionali. Una scelta che paga. E che guarda lontano, proprio come dal colle di Cocconato.
Estratto da Economy del 9/12/05 a cura di Pambianconews