Sono arrivate nel fine settimana le offerte per il salvataggio di Conbipel, marchio storico del retail finito in concordato. Secondo indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore, le proposte di alcuni fondi di private equity specializzati nel turnaround di gruppi in crisi sarebbero ora al vaglio dei consulenti.
La domanda di concordato preventivo in bianco per l’azienda di Cocconato d’Asti è in carico al Tribunale di Asti dal 18 marzo, dopo che la situazione finanziaria ed economica del gruppo è stata aggravata dalla pandemia di Covid-19. Parallelamente, è stata avviata la ricerca di nuovi proprietari. Un nome che circolava come potenziale compratore era quello di Ovs che, tuttavia, secondo alcune fonti, dopo aver partecipato alla data room, non avrebbe presentato un’offerta.
L’azienda dovrà presentare un piano industriale con l’avvallo del tribunale di Asti per mettersi al riparo da eventuali istanze dei creditori, aggiunge il quotidiano economico.
Fondato nel 1958 e dal 2007 controllato dal fondo d’investimento Oaktree Capital Management, Conbipel aveva già subito una ristrutturazione nel 2014, in base all’articolo 182-bis della legge fallimentare, e allora le banche avevano ricevuto strumenti finanziari partecipativi. Gli ultimi bilanci evidenziano un giro d’affari attorno ai 180 milioni e l’ultima riga di bilancio in perdita con debiti per circa 30 milioni di euro.