“Da sempre, esploriamo le frontiera tra l’uomo e la macchina; è un aspetto proprio del nostro Dna, sin da quando ho inventato Yoox nel 1999. Oggi, combiniamo l’intelligenza artificiale più all’avanguardia con la sensibilità e il talento del nostro team creativo. La tecnologia è solitamente invisibile al cliente; 8 by Yoox la rende desiderabile e tangibile”. A parlare è Federico Marchetti, AD di Yoox Net-a-porter Group, che ha presentato la nuova private label del player dell’e-commerce, chiamata appunto 8 by Yoox, dove al lavoro del design team si affianca un software in grado di passare in rassegna il web e di riconoscere immagini e testi nei social media di selezionati influencer e nei contenuti editoriali dei magazine online.
“Gli insight raccolti in questa fase di ricerca – spiega la nota ufficiale – sono incrociati con indicatori predittivi relativi ai trend, dati di vendita a sito, feedback dei clienti, tendenze di acquisto del settore”. E tutto questo sarà tradotto in nuove collezioni.
Quello di Yoox è il caso emblematico di una frontiera che, in realtà, è già qui. Nel numero 11 in uscita di Pambianco Magazine, si approfondisce il ruolo assunto dall’intelligenza artificiale nella moda di oggi. L’avvento di Internet e dei social media ha consentito un’esplosione delle capacità di raccolta dati e di loro elaborazione (in cloud) tale da rivoluzionare l’intero processo della filiera moda. Il mercato diventa ‘demand focused‘, e le richieste del mercato impongono trasparenza, tracciabilità e sostenibilità, a cominciare dalla gestione dell’incubo odierno: gli stock di invenduto. La moda, dunque, si candida a terreno fertile per le applicazioni dell’AI, che può portare a una maggiore efficienza. Una moda, insomma, che si prevede “ricca di robot, ma col cliente al centro”.