Mentre l'attenzione é monopolizzata dall'Opas di Zignago su Marzotto e dall'ingresso dei libici della Lafico in Finpart, molte altre cose si muovono in sottofondo. A partire magari da
Finpart, società nella quale l’amministratore delegato Silvano Storer (per cinque anni in Marzotto prima di iniziare, neanche un anno fa, la sua collaborazione con Gianluigi Facchini, viene indicato come prossimo a lasciare. Secondo quanto si dice con insistenza, Storer potrebbe andare da Coin dove i rapporti con l'attuale amministratore delegato Paolo Ricotti non sono semplici dopo gli errori di approccio strategico al mercato tedesco.
Un rumors che, però, viene smentito da Vittorio Coin secondo il
quale non è in programma un cambio di amministratore delegato. «In Germania, dice, è
andata in maniera, più dura del previsto, ma ne abbiamo passate di peggio». Vittorio Coin definisce «infondate anche le indiscrezioni uscite qualche tempo fa a proposito di un interesse per il suo gruppo da parte di Zara e Max Mara e assicura che «sono in corso pour parler con mio fratello Piergiorgio per trovare un accordo. Non posso dire altro, ma stiamo lavorando perché questo avvenga, in tempi brevi».
Tra i manager sembra ormai deciso, invece, l'approdo in Gabriella Frattini (Mariella Burani) di Antonio Arcaro, uno dei collaboratori di più lunga data di Tonino Perna, azionista di controllo d� It holding, il gruppo che Arcaro lascia. Manager a parte, sarebbe ormai vicino il passaggio di mano dell'Alberto Aspesi, azienda di Legnano famosa soprattutto per i giacconi in piumino. Diversi i contatti in corso, tra i quali il fondo Opera (Bulgari), Diego Della Valle e, soprattutto, la Sinv di Ambrogio Dalla Rovere. Quest'ultima, peraltro, ormai molto vicina alla conclusione sia di un contratto di licenza con Donna Karan da circa 70 milioni di euro, sia del contratto di licenza per i jeans di Valentino.