Conti in discesa per Coach nel terzo trimestre. Il marchio americano ha registrato nel trimestre fiscale terminato il 29 marzo 2014 un utile netto in picchiata del 20%, a 191 milioni dollari (pari a circa 138,2 milioni di euro) contro i 239 milioni dello scorso anno. I ricavi si attestano invece a 1,1 miliardi di dollari, in discesa del 7% rispetto ai 1,19 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente.
Il Chief Executive Officer di Coach Victor Luis ha svelato che la causa dei risultati negativi è stata la debolezza del business delle borse e degli accessori, compensata però dalla forte crescita dell’uomo e delle calzature, oltre che dai buoni risultati delle vendite in Europa e in Asia. In particolare, in Cina il fatturato complessivo ha messo a segno un +25%, con vendite omogenee in aumento a un tasso a due cifre. Al contrario, l’America, che rappresenta proprio il mercato di riferimento del brand, ha pesato sui conti del marchio.
Infine, fa sapere Luis, c’è stata una buona risposta di fronte alla prima collezione del direttore creativo esecutivo Stuart Vevers, svelata con un progetto durante la New York Fashion Week.
Nei nove mesi chiusi al 29 marzo, il marchio ha registrato vendite nette per 3,67 miliardi dollari rispetto ai 3,85 miliardi dollari dell’anno fiscale 2013, mentre l’utile netto ammonta a 706 milioni rispetto agli 813 di un anno fa.
Nel corso della giornata di ieri, i risultati dell’esercizio hanno fatto crollare il titolo del marchio sulla Borsa di New York, che è sceso di oltre il 9 per cento.