Chiara Boni è tornata a casa. Ieri la stilista toscana ha svelato la collezione Chiara Boni La Petite Robe primavera/estate 2021 sulla spiaggia dell’Augustus Hotel & Resort di Forte dei Marmi. Pochi minuti prima del tramonto sono state svelate le 26 proposte femminili ispirate all’epoca d’oro della storica località turistica. “Sono venuta a Forte dei Marmi tutte le estati fino a 13 anni, ricordo ancora il sapore delle schiacciatine calde, i giochi sulla sabbia del Bagno Assunta, le serate danzanti alla Capannina”, ha raccontato a Pambianconews la creativa poco prima dello show. Da nove stagioni il marchio ha scelto la Grande Mela come palcoscenico per i suoi défilé, ma l’emergenza sanitaria ha spinto la maison verso nuovi lidi: “Mi sono chiesta come poter allestire una sfilata senza rinunciare alla libertà di stare insieme, evitando troppe costrizioni. L’enorme spiaggia di Forte dei Marmi è un posto amico, ricordo perfettamente quando, proprio all’Augustus, la famiglia Agnelli trascorreva le sue estati, come raccontava Susanna Agnelli nel romanzo ‘Vestivamo alla marinara’”. Il brand Chiara Boni La Petite Robe, nato nel 2010, si caratterizza per l’utilizzo del tessuto stretch Sensitive di Eurojersey a cui, per la primavera/estate 2021, si aggiungono anche la seta e il lurex.
“Nelle estati degli anni 50 e 60 in Versilia c’era una predilezione per i colori chiari che ho riproposto creando una palette che comprende i toni del bianco crema abbinati a lievi sfumature di beige. Ovviamente in showroom ci saranno anche altre varianti colore, dal verde al blu cobalto, fucsia, bronzo, denim e stampe floreali”, ha precisato la stilista.
Le silhouette che hanno sfilato sulle note dei tormentoni d’antan sono fluide e scivolate, adatte a indumenti “timeless”, come li ha definiti la designer. Abiti monospalla drappeggiati, gonne in stile sarong, costumi da bagno per la sera e blazer doppiopetto abbinati a pantaloni a sigaretta si sono susseguiti a sulla passerella percorsa dalle indossatrici a piedi nudi. Al termine della sfilata, Chiara Boni ha raggiunto le modelle sul bagnasciuga per aggiungere una nuova foto all’album dei suoi ricordi balneari.
Chiara Boni La Petite Robe ha chiuso il 2019 a quota 24 milioni di euro ma il Coronavirus impatterà significativamente il percorso del brand. Come ha dichiarato a Pambianconews il CEO Maurizio Germanetti, per il 2020 è previsto un calo del 40%, si spera in un recupero del 50% durante l’esercizio 2021 e nel ritorno ai risultati di un anno fa nel 2022. Il mercato americano rappresenta il 70% del business della maison; Italia, Europa, Medio Oriente e Russia il restante 30 per cento. Con i giusti partner locali nei prossimi anni Chiara Boni La Petite Robe potrebbe sbarcare anche sul mercato cinese, senza l’ingresso di soci esterni nel capitale.
“L’economia statunitense è storicamente caratterizzata da crolli e risalite molto veloci. Attualmente, oltre all’emergenza sanitaria legata al Covid-19, le elezioni presidenziali hanno paralizzato il Paese. I clienti wholesale stanno reagendo con fatica al post-lockdown diminuendo gli ordini, l’e-commerce non ha registrato aumenti sostanziali e le boutique monomarca di Roma, Firenze e Milano soffrono l’assenza di turisti”, ha spiegato il manager.
“Parallelamente la nuova linea Leisure è stata molto apprezzata Oltreoceano. La diminuzione di eventi e ricevimenti ci ha spinti ad ampliare la nostra proposta stilistica affiancando agli abiti da cocktail alcuni capi pratici, quotidiani, easy to wear. Saks Fifth Avenue e Nordstrom hanno già acquistato la collezione che ricoprirà un ruolo importante per il futuro del marchio”, ha concluso Germanetti.