Negli otto giorni delle festività legate al Capodanno cinese le persone che hanno visitato Hainan, centro nevralgico del duty free, hanno speso la cifra record di 2,5 miliardi di yuan (oltre 321 milioni di euro) secondo un’analisi di Haikou Customs, diffusa a da Reuters. Ciò rappresenta un aumento su base annua del 60%, con il numero di acquirenti che, dal 10 al 17 febbraio scorsi, ha superato i 297mila, ciascuno dei quali ha speso in media 8.358 yuan in beni duty free.
Dal 2020, quando il Gigante asiatico ha triplicato il valore limite di acquisto nei 12 centri commerciali duty free di Hainan portandolo a 100mila yuan, anche la spesa complessiva nel segmento esente da imposte è triplicata, passando da circa due miliardi di dollari nel 2019 a oltre 6,1 miliardi di dollari (oltre 5,6 miliardi di euro) nel 2023. Si prevede un’ulteriore crescita nel 2025, quando l’isola sarà ‘popolata’ interamente da negozi duty free. Questo – spiega Reuters – dovrebbe consentire ai brand di gestire in prima persona i propri store duty free anziché tramite partnership con realtà locali, tra cui il China Duty Free Group.
Il Capodanno cinese 2024 ha visto i viaggi all’interno dei confini nazionali impennarsi del 34,3% rispetto all’anno precedente. La spesa complessiva sul mercato domestico ha segnato un +47,3% sul 2023, a quota 632,7 miliardi di yuan. Stando alle elaborazioni di Reuters, la spesa media è stata di 1.335 yuan per viaggio, al di sotto del periodo pre-pandemico (nel 2019 si attestava a 1.475 yuan).
Negli ultimi anni gli acquirenti cinesi si sono rivolti sempre più ad Hainan, poiché tre anni di chiusura delle frontiere legate alla pandemia hanno interrotto la possibilità di acquistare nei touchpoint duty free in Corea o Hong Kong. Anche gli attori globali del lusso si sono ‘riversati’ ad Hainan per raggiungere i consumatori nazionali.