Canada Goose Holdings ha annunciato una riduzione della sua forza lavoro globale nell’ambito di un programma di trasformazione. Il marchio di outerwear di lusso ridurrà infatti i propri ruoli aziendali di circa il 17%, con l’obiettivo di snellire le operazioni e promuovere una crescita a lungo termine. “La decisione dell’azienda di riallineare la propria forza lavoro – si legge nella nota stampa – arriva dopo una revisione completa volta a semplificare la struttura organizzativa e ad accelerare i processi decisionali”.
Questa mossa strategica dovrebbe portare a risparmi immediati sui costi e a una maggiore efficienza.
A cambiare sarà anche il team di gestione: Carrie Baker, presidente del marchio e delle attività commerciali, ora supervisionerà anche il design. Beth Clymer, a capo degli ambiti finanza, strategia e amministrazione, assumerà ulteriori responsabilità per le operations dopo la partenza dell’ex COO, John Moran, il 19 marzo scorso. Daniel Binder, chief transformation officer, supervisionerà i negozi globali oltre al suo ruolo attuale.
Canada Goose dovrebbe fornire i risultati completi per l’anno fiscale che si concluderà il 31 marzo il prossimo maggio. Nel terzo trimestre (dati al 31 dicembre 2023) l’azienda canadese ha registrato ricavi totali in aumento del 6% a quasi 610 milioni di dollari canadesi (circa 414,3 milioni di euro). L’utile netto attribuibile agli azionisti è stato di 130,6 milioni di dollari, contro i 134,9 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente.
Per l’anno fiscale 2024, Canada Goose si aspetta entrate totali comprese tra 1,285 e 1,305 miliardi di dollari, (precedenti indicazioni erano tra 1,2 e 1,4 miliardi di dollari).