Camera Buyer Italia – The best shops, l’associazione che rappresenta 100 insegne italiane del multibrand lusso moda attraverso 500 punti vendita in 200 centri storici, ha inviato una lettera al governo per chiedere azioni concrete a sostegno del retail nel settore fashion, duramente colpito dalla crisi legata all’attuale emergenza sanitaria.
“Mai più che in questo momento, un approccio sistemico di filiera diventa importante, in cui gli attori in gioco, lo Stato e il suo governo, gli imprenditori e le banche debbono fare appello ad una coscienza e responsabilità sociale”, sottolinea nel documento il presidente Giacomo Santucci, aggiungendo che le imprese “non sono in grado, da sole, di reggere ancora per molto a continui stop and go”. Risulta, dunque, urgente, il supporto istituzionale, specie nei confronti del sistema bancario, perché, sebbene l’impegno per contrastare il virus sia assolutamente mandatorio, non debbono però essere lasciate indietro le imprese, da cui dipendono centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Tra le proposte, rientra innanzitutto l’eliminazione del tetto massimo di spesa di 45 milioni di euro con riferimento al credito d’imposta concesso al settore tessile sul surplus di giacenze del 2020, rispetto alla media dei tre periodi precedenti. A seguire, il posticipo dei versamenti contributivi per un lasso temporale più esteso, soprattutto per non incidere sulla liquidità delle imprese, e ulteriori sgravi fiscali dedicati alle realtà del settore che investono nello sviluppo dello smart working, dell’e-commerce e degli asset a supporto, oltre a contributi a fondo perduto per sostenere i suddetti investimenti. Si aggiungono l’estensione e il potenziamento del credito d’imposta relativo alle locazioni di negozi, logistiche e uffici e l’applicazione degli sgravi e degli incentivi a tutti gli operatori che hanno subito un calo di fatturato del 15% rispetto all’anno precedente, a prescindere dalla localizzazione territoriale di esercizio dell’attività e dalla modalità di vendita, anche tramite canali online.
Santucci conclude il suo appello precisando che gli imprenditori di settore sono consapevoli che questa è una fase di reinvenzione, investimenti, creatività e sacrifici, ma si aspettano una comprensione e un dialogo maggiore sui loro problemi che vada al di là di sole chiusure.