Camera Buyer Italia lancia CB1 Consortium, un servizio di ottimizzazione della gestione del retail. Quello che l’associazione definisce “il progetto chiave del mandato” del suo presidente Francesco Tombolini, consiste in un consorzio che riunisce i suoi associati ponendosi come obiettivo, appunto, la costruzione di un modello di lavoro integrato sulla parte degli acquisti di beni e materiali secondari, e sull’ottimizzazione dei costi di gestione delle attività retail e operations dei suoi partecipanti.
“Come in tutte le fasi associative – si legge in una nota ufficiale -, l’evoluzione a consorzio rappresenta un momento di passaggio da imprenditoria pura, geniale e collaborativa, a modello di business integrato e scalabile”.
Il nuovo modello spazierà tra ambiti quali logistica, packaging, informatica, assicurazione, banche, fornitura di servizi legali, contabili, fiscali, oltre a servizi di pagamento, bancari e di piattaforme.
“Al momento – prosegue la nota – si vuole lasciare in libertà assoluta la facoltà di acquisto di brand in quanto la forza dell’associazione non è solo nella capacita di scalare i costi, ma nella varietà di costruzione di contenuti. In questo senso, molte sono le applicazioni e le possibilità dove i soci fondatori potranno avere espressione di dimensione e scalabilità dei volumi:”.
Tombolini sarà alla guida anche di CB1 Consortium. Quest’ultimo non sostituirà Camera Buyer Italia, che “resterà il motore aggregante e l’interlocutore preferenziale di brand e istituzioni, mentre il consorzio sarà sempre di più il braccio operativo delle nostre azioni come gruppo di imprenditori”, prosegue la nota.
Ad aderire a Consortium sono attualmente 35 dei 101 associati di Camera Buyer Italia, che rappresentano circa 810 milioni di vendite, 133 negozi sparsi sul territorio italiano, 30mila metri quadri di superficie di vendita e 38 diverse insegne.
“Sentiamo parlare spesso di fare sistema e di concentrare le nostre forze – ha dichiarato in una nota il presidente Tombolini, presidente di Camera Buyer Italia -. Noi come retailer del lusso vogliamo dare l’esempio e iniziare a lavorare pensando insieme a come investire e come valorizzare i nostri fornitori. Mi auguro che molti dei nostri partner e fornitori di servizi e di consulenza, capiscano quanto possa essere importante lavorare con il nostro gruppo, e noi costituendo questo consorzio li chiamiamo a collaborare con noi per costruire le condizioni migliori, trasparenti, e sostenibili per il nostro gruppo di consorziati e di associati”.