Mariella Burani Fashion Group completa il riassetto azionario di Antichi Pellettieri in vista della quotazione. Il gruppo di Cavriago (Reggio Emilia) ha rilevato per 18,35 milioni il rimanente 10% della controllata attiva nel comparto calzature e accessori, dal fondo francese L Capital. Quest'ultimo, braccio finanziario del colosso del lusso Lvmh, aveva acquisito il 30% di Antichi Pellettieri nel 2003, contribuendo al rafforzamento dell'azienda in mano (ora per il 94,7%) alla famiglia Burani.
Lo scorso luglio, in base a precendenti accordi, Mbfg aveva riacquistato un 20% della quota in mano ai francesi, aprendo in cambio a questi il capitale della capogruppo: L Capital è diventato il secondo azionista di Mbfg con il 6% pagato 22,3 milioni di euro. Un controvalore che assegnava ad Antichi Pellettieri una valutazione di un centinaio di milioni di euro, un prezzo scontato per i Burani, possibile grazie all'esercizio della call in mano a Cavriago. Il rimanente 10% di L Capital è stato pagato (con prezzo fissato a luglio 2005) quasi il doppio, assegnando all'azienda di pelletteria un valore di almeno 180 milioni.
Un valore che sembra ancora favorevole ai Burani, visto a marzo il 3,3% di Antichi Pellettieri è stato venduto ai giapponesi di Itochu per 10 milioni, valutando l'intero gruppo oltre 300 milioni. Per i giapponesi c'è probabilmente anche il valore di un accordo di distribuzione in Giappone. In più, il valore dei Pellettieri è aumentato dopo l'acquisizione di Coccinelle avvenuta in febbraio. In previsione dell'ipo, AP ha presentato le trimestrali: i dati diffusi ieri indicano un aumento del 34,6% del fatturato (più 84,4% con Coccinelle) e del 195% dell'utile ante imposte (più 333,7% compresa Coccinelle).
Estratto da Finanza&Mercati del 9/05/06 a cura di Pambianconews