Niente crisi da 11 settembre per il gruppo Bulgari, che nel 2001 ha visto aumentare il proprio fatturato consolidato del 13%, a 766 milioni di euro. La crescita – si legge in una della società quotata sul Mib-30 – riguarda tutti i mercati, ad esclusione delle Americhe (-17%): ottima in Medio Oriente (+58%), e buona in Europa (+25%), Giappone (+17%), Italia (+18%) ed Estremo Oriente (+14%).
I prodotti che hanno registrato un forte aumento delle vendite – spiega ancora il gruppo – sono stati gli accessori (+47%), i profumi (+37%) e i gioielli (+26%), mentre è calato del 6% il fatturato degli orologi.
“Visto l'attuale contesto economico, sono soddisfatto dei risultati di vendita ottenuti nell'intero anno, che è stato pesantemente condizionato dai tragici eventi dell'11 settembre”, ha sottolineato Francesco Trapani, amministratore delegato del gruppo.
Per il solo quarto trimestre del 2001, infatti, i ricavi sono diminuiti del 6% rispetto all'analogo periodo del 2000. “I risultati del 2002 dipenderanno ovviamente dall'evoluzione della crisi economica, che sembra dovrebbe risolversi in maniera positiva a partire dalla seconda metà dell'anno”, ha aggiunto Trapani, spiegando che grazie ad un attento controllo dei costi, anche se la crescita dei ricavi dovesse essere inferiore agli anni passati, il gruppo dovrebbe chiudere il 2002 con un buon aumento dei profitti.