«Il primo semestre dell’anno per il settore del lusso sarà ancora difficile. Nella seconda parte del 2002 la graduale ripresa del mercato statunitense e l’atteso ritorno alla normalità nel mercato del turismo possono creare le condizioni per ripartire»: secondo Francesco Trapani, amministratore delegato di Bulgari, le difficoltà per i gruppi del lusso non sono ancora dietro le spalle. Il numero uno della maison romana spiega a le strategie per superare il rallentamento del mercato, e confida nella ripresa della crescita entro l’anno.
«Lo scorso anno il mercato che ha dato maggiori soddisfazioni è stato il medio oriente, crescendo del 60%, il più deludente il mercato americano con una flessione del 16%.
Quest’anno è difficile dirlo. Il primo semestre sarà ancora molto duro. L’aspetto principale, in particolare per il mercato americano, è legato alla fine del periodo di psicosi che ha contribuito a frenare i consumi dei beni di lusso. Il mercato che comunque si candida emergere sugli altri è la Cina, la clientela cinese comincia infatti a viaggiare e a mostrare una buona propensione ad acquistare prodotti costosi».
«Dopo i Bulgari Hotel il piano di espansione il piano di diversificazione del gruppo è di fatto completato, adesso l’obiettivo è concentrarsi su quanto già esiste all’interno del gruppo lanciando nuovi prodotti. E la sfida principale è mantenere un buon livello della crescita dei profitti, bisognerà insomma intervenire ancora di più sull’efficienza, in altri termini sul mercato sarà più bravo chi meglio riuscirà a intervenire sulla riduzione dei costi».