Brikenstock, che lo scorso ottobre ha debuttato a Wall Street, ha chiuso il primo trimestre dell’anno fiscale 2024 (dati al 31 dicembre 2023) con ricavi pari a 303 milioni di euro, in aumento del 22% (+26% a cambi costanti), un margine di profitto lordo del 61%, in lieve calo rispetto al 61,7% “a causa della conversione valutaria sfavorevole e del previsto temporaneo sotto-assorbimento della continua espansione di capacità”. Il dato di fatturato ha superato le stime del consensus Lseg, ferme a 288,7 milioni. Nel periodo il produttore tedesco di scarpe, oggi nel portfolio di L Catterton e Financière Agache, ha registrato una perdita netta di 7,15 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 9 milioni dell’anno precedente.
“I nostri risultati per il primo trimestre del 2024 dimostrano ancora una volta la resilienza del nostro modello di business e la domanda forte e sostenuta dei nostri prodotti – ha detto il CEO Oliver Reichert -. Dato il nostro modello di distribuzione ingegnerizzato, la domanda continua a superare l’offerta in tutte le regioni, canali e categorie. Come comunicato in precedenza, i nostri investimenti strategici nella crescita futura stanno avendo un impatto pianificato e temporaneo sulla nostra redditività”.
Birkenstock ha spiegato che le vendite direct-to-consumer sono aumentate del 30% a cambi costanti: questo canale vale ora il 53% del turnover totale. Segno più anche per il wholesale, in progressione del 22% sull’analogo periodo dell’anno precedente.
Forte di una domanda che continua a superare l’offerta in tutte le regioni e le categorie, l’azienda ha confermato la guidance per il 2024, dichiarando di aspettarsi un fatturato compreso tra 1,74 e 1,76 miliardi di euro, con una crescita del 17%, un margine di profitto lordo superiore al 60% e un ebitda rettificato attorno al 30 per cento.