BIOERA, quotata al mercato Expandi di piazza Affari, prosegue il suo progetto di trasformazione in un polo integrato che si occupa di benessere naturale. A tale scopo ha effettuato a fine dicembre due acquisizioni. La prima è il 50 per cento di Cdd Spa (dalla famiglia Ferrari), società di Reggio Emilia che da oltre trent'anni collabora con le maggiori catene della grande distribuzione organizzata e, seguendo l'evoluzione delle abitudini alimentari, si è da tempo attivata per aggredire l'innovativo canale del vending (distributori automatici), selezionando e distribuendo i migliori prodotti da forno, barrette e snack salutistici di aziende italiane ed estere. Un'operazione che è stata accolta dal mercato con un rialzo del titolo Bioera dell'1,38 per cento (scambiato a 10,99 euro).
Dall'acquisizione di Cdd, la Bioera amministrata da Giovanni Burani, si aspetta importanti sinergie. Tanto per cominciare la società rappresenta il “grimaldello” perfetto per entrare nel canale vending, con l'obiettivo finale di rivoluzionare il settore attraverso un'offerta biologica pensata su misura per questo tipo di distribuzione (come la frutta liofilizzata presto disponibile proprio nella versione bio). Insomma, Bioera vuole diventare leader nel bio vending. Un comparto che a giudizio del mercato ha sbocchi interessanti, poiché c'è la possibilità concreta di inserirlo nelle scuole, ospedali, enti pubblici e privati.
La seconda “tesserina” del polo integrato del benessere targato Bioera, è rappresentata dall'acquisizione del 30 per cento di Lacote srl (marchio Guam), tra le società più importanti del Bel Paese per quanto riguarda i prodotti naturali a base di fango, nonché fornitore delle 55 erboristerie di Bioera. Fondata da Egidio Siena nel 1986, Lacote controlla oggi il 20 per cento del mercato italiano dei prodotti anticellulite. Si caratterizza per una ridotta necessità di investimenti, un marchio molto forte e riconoscibile, un forte grado di penetrazione del mercato. E' presente in 3.000 erboristerie (67 per cento del mercato) e 1.140 farmacie. Ha chiuso il 2004 con un fatturato di 13,3 milioni di euro (in crescita del 6,2 per cento rispetto all'esercizio 2003), un Ebitda superiore al 18%, un utile ante imposte di 2,1 milioni di euro. Lacote ha un'elevata generazione di cassa: negli ultimi tre anni ha distribuito dividendi per 3,3 milioni di euro.
Estratto da Affari&Finanza del 16/01/06 a cura di Pambianconews