Ba&sh sceglie Milano per tagliare il nastro del suo primo monomarca italiano. Il brand francese presente in oltre 70 Paesi, fondato nel 2003 da Sharon Kreif e Barbara Boccara, inaugura ufficialmente il suo store milanese nella cornice di Corso Como, in uno spazio pensato per esprimerne l’identità estetica.
Esteso su una superficie di 75 metri quadrati, lo store è arredato con una palette di colori neutri che rievocano le collezioni targate Ba&sh. Dietro la cassa, creato sulla calligrafia delle due fondatrici di ba&sh, campeggia il nuovo monogram del marchio, a inaugurarne la nuova avventura retail.
Dal 2015 Ba&sh, fino al 2022 sostenuto dal fondo di investimento L Catterton e acquisito per il 50% delle quote dal gruppo Lvmh e poi passato all’azionista di maggioranza Hld*, è guidato dal co-CEO Pierre Arnaud Grenade e ha chiuso il 2022 con un turnover da 310 milioni di euro, 60% dei quali provenienti dal mercato internazionale.
Proprio sull’onda della crescente internazionalizzazione si inserisce l’opening nel capoluogo lombardo, a coronare un mercato prossimo a diventare estremamente strategico per il marchio.
Inaugurato ufficialmente ieri, lo store milanese aveva in realtà aperto al pubblico già nel mese di dicembre. “Nel 2015 abbiamo avviato il nostro processo di internazionalizzazione – ha raccontato Grenade a Pambianconews – e nel 2016 sono partite le aperture all’estero, tra Scandinavia, Regno Unito, Olanda, Germania, Spagna, tra gli altri Paesi. L’Italia è arrivata più tardi”.
Se quello milanese rappresenta il primo monobrand, Ba&sh presidiava già però il Belpaese presso i department store: un corner è presente da giugno in Rinascente, sempre a Milano, e da settembre a Torino. Prossimi gli opening presso il department store italiano a Monza e Palermo, previsti per il prossimo mese, ma anche Roma, Cagliari e Catania, tra l’autunno e la primavera 2024.
Un mercato nascente, dunque, quello tricolore ma potenzialmente strategico per Ba&sh, che nella propria mappa dei mercati vede spiccare il Nord America come primo estero, secondo solo a quello domestico. Importante anche la Greater China, che ha sofferto nel 2020 a causa della crisi pandemica ma è ora impegnata in un sensibile recupero.
Tra i pilastri su cui verte la strategia di sviluppo del marchio, accanto alla spinta internazionale, c’è la digitalizzazione. Oltre al brick and mortar, il brand conta anche, ha raccontato ancora il manager, su un canale di e-commerce che vale il 30% del suo business.
Centrale infine per Ba&sh anche il tema della sostenibilità. L’impegno nell’ambito green si declina sia sul fronte dell’impatto ambientale, attraverso iniziative per allungare il ciclo di vita dei prodotti e riciclarli al loro termine, con partnership che spaziano dall’Unesco al player dell’upcycling Tilli, fino alla responsabilità sociale. Ba&sh, infatti, ha appena lanciato in occasione della Giornata internazionale della donna la collezione ‘Women are fundamental’, realizzata in collaborazione con la “Ba&sh crew”, comunità di donne aggregata proprio dal duo delle fondatrici del brand.
*notizia modificata il 24/03/2023 alle ore 16:15