Il lusso guida la crescita dell’arredo italiano nel 2017. Secondo lo studio condotto da Pambianco Strategie di Impresa e pubblicato sul numero di Pambianco Design in uscita oggi, nell’ultimo esercizio fiscale, a livello complessivo, i ricavi delle 15 principali realtà del made in Italy nel settore dell’arredamento sono aumentati del 7% per un valore superiore ai 3,1 miliardi di euro. Situazione analoga anche per il comparto delle cucine: il turnover generato dai cinque big del settore è cresciuto del 6% nel 2017 (a 796 milioni di euro) e, in alcuni casi, l’incremento è stato a doppia cifra.
Tornando alla classifica dei 15 gruppi principali dell’arredamento italiano, la performance migliore in termini di incremento percentuale è quelle di Poltronesofà (+22%), che conferma anche nel 2017 il trend positivo che contraddistingue il marchio di living di fascia media, al centro di una strategia coerente e capillare in termini di comunicazione e di distribuzione. Tuttavia è il segmento alto di gamma ad aver registrato nel complesso i risultati migliori. Crescono, infatti, a duplice cifra i ricavi del Gruppo B&B Italia (+16%), impegnato in acquisizioni (Arclinea) e nuove licenze (quella con Luigi Caccia Dominioni), Poliform (+13% il fatturato aggregato 2017) e Minotti (+15%) che ha annunciato l’ampliamento dello stabilimento produttivo. Solo due i segni meno, peraltro di entità limitata: Natuzzi (-1%) ed Estel (-3%). Tra le aziende produttrici di cucine, Scavolini domina ancora la classifica per valore con 215 milioni di euro ma la crescita più sostanziosa in termini è stata messa a segno da Veneta Cucine (+11%) e da Stosa (+14%) che proseguono il trend positivo degli ultimi anni puntando, nel primo caso sulla personalizzazione dell’offerta e nel secondo caso sulla proposta di livello alto.