Jean Paul Gaultier dice adieu alle pellicce. Durante un’intervista televisiva a Canal+, il couturier francese ha definito “absolument déplorable” l’utilizzo delle pellicce naturali comunicando la sua decisione di non utilizzarle più per le proprie creazioni. L’enfant prodige della moda francese segue, quindi, la svolta animalista che negli ultimi mesi ha visto susseguirsi maison del lusso quali Gucci, Versace, Armani, Burberry e Ralph Lauren.
La notizia ha suscitato reazioni contrastanti. Sul proprio sito web, Peta, l’organizzazione animalista, festeggia ricordando la protesta organizzata nel 2002 durante la sfilata di Gaultier e l’occupazione dello store parigino dello stilista avvenuta nel 2006, seguito dall’arresto degli attivisti.
Contemporaneamente, Mark Oaten, CEO dell’International Fur Federation (Iff), ha rilasciato questa dichiarazione: “Jean Paul è poco coerente a descrivere la pelliccia come deplorevole, avendo lavorato e venduto pellicce per anni. Mi chiedo perché all’improvviso questo cambio di opinione. Dovrebbe rivalutare il ruolo della pelliccia, quale materiale naturale e sostenibile e totalmente biodegradabile, a differenza dell’alternativa fake che è in plastica con un forte impatto ambientale. Per quanto riguarda Peta, che afferma che gli animali vengono massacrati, questa è una falsa notizia e una totale assurdità, e dovrebbe ritirare questa accusa”.