American Apparel, Inc. vede finalmente una ripresa dopo una serie di trimestri negativi. Nel terzo trimestre 2011, la griffe californiana di prêt-à-porter ha fatto registrare un fatturato di 140,9 milioni di dollari in crescita del 5% rispetto allo stesso perioodo di un anno fa, grazie alla spinta del canale wholesale (+10%).
“L’azienda ha archiviato un buon trimestre e sono fiducioso grazie al buon andamento del nostro business”, ha dichiarato Dov Charney, presidente e CEO di American Apparel, Inc. “Nel mese di ottobre, abbiamo visto aumentare le vendite negli Stati Uniti, in Asia, in Australia ed Europa. Con un mix tra il buon andamento delle vendite, la riduzione dei prezzi delle materie prime e l’attenzione all’efficienza nei nostri processi di produzione, crediamo di avere buone possibilità per ulteriori migliorameni nel quarto trimestre fiscale”.
La società, quotata al New York Stock Exchange, dopo le dimissioni, la scorsa settimana, del chief business development officer Marty Staff, è ancora alla ricerca di finanziatori per risanare i debiti accumulati con la Bank of America e con Lion Capital, dopo essere arrivata sull’orlo della bancarotta nel 2010. Negli ultimi mesi si è fatto il nome, tra le varie ipotesi, dell’investment firm Colbeck Capital Management Llp.