Allbirds procede a grandi falcate verso il Nasdaq. La startup neozelandese, celebre per le sue Wool Runner, ha presentato la documentazione per l’Ipo, con un’offerta iniziale che dovrebbe attestarsi intorno ai 100 milioni di dollari (circa 84,5 milioni di euro), stima destinata a cambiare ulteriormente non appena verranno stabiliti i criteri di vendita delle azioni.
La società, come rivelato a giugno da Bloomberg, ambisce a una valutazione da circa 2 miliardi di dollari (1,7 miliardi di euro). Nel documento, presentato ieri presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, l’azienda di abbigliamento e calzature green ha dichiarato che i ricavi netti per il semestre terminato lo scorso 30 giugno sono aumentati del 27% a 118 milioni di dollari. Nel contempo, però, le perdite della società sono passate da 9,5 milioni di dollari nel 2019 a 25,9 milioni di dollari nel 2020 (rispettivamente circa 8,04 e 17,8 milioni di euro). E sono raddoppiate nel primo semestre di quest’anno, a quota 21,1 milioni di dollari.
Nonostante ciò, lo sbarco in Borsa sembra sempre più vicino per il brand con sede a San Francisco, che fa della sostenibilità il proprio marchio di fabbrica. L’azienda impiega prevalentemente materiali green all’interno della propria catena di produzione, dalla fibra di eucalipto all’olio di semi di ricino fino a gusci di granchio e lana prodotta eticamente.
A settembre 2020, Allbirds aveva finalizzato un round di finanziamento di serie E da 100 milioni di dollari insieme a società di investimento quali Franklin Templeton e T. Rowe Price. Ad affiancarla nell’offerta, con cui l’azienda si accoda a una lunga lista di player recentemente approdati sui mercati azionari, ci saranno Morgan Stanley, Jp Morgan Chase e Bank of America.