Il Coronavirus ha spento l’energia di Kenzo Takada. Il designer giapponese è deceduto a 81 anni presso l’American Hospital parigino di Neuilly-sur-Seine, come annunciato da K3, brand di luxury homewear che aveva presentato lo scorso gennaio, quasi 50 anni dopo il suo esordio nella moda con il marchio Jungle Jap, ribattezzato successivamente Kenzo.
Nato a Himeji nel 1939, Takada si trasferì a Parigi nel 1964 dopo aver frequentato il Bunka Fashion College di Tokyo. La prima sfilata dello stilista risale all’aprile del 1970 presso la sua boutique parigina in Galerie Vivienne. Nel 1983 arrivò la collezione maschile, cui si aggiunsero tre anni dopo le linee Kenzo Jeans e Kenzo Jungle. Il designer debuttò nel segmento fragranze nel 1968 con ‘Kenzo de Kenzo’ cui hanno fatto seguito numerosi profumi tra cui il noto ‘Flower by Kenzo’.
Nel 1993, il colosso francese Lvmh acquistò il marchio per 80,5 milioni di dollari; Takada lasciò la direzione creativa del brand nel 1999 senza però mai smettere di supportare i designer al timone della label tra cui Antonio Marras e il duo composto da Humberto Leon e Carol Lim. A febbraio, il fondatore della griffe aveva applaudito la prima sfilata del nuovo direttore creativo Felipe Oliveira Baptista.
“Dagli anni 70, Kenzo Takada ha infuso nella moda un tono di leggerezza poetica e dolce libertà che ha ispirato molti designer. Con lo stesso spirito fresco e spontaneo ha rinnovato il mondo dei profumi. La maison che ha fondato, Kenzo, esplora ancora la sua visione. Sono molto triste per la sua morte ed esprimo la mio affetto sincero alla sua famiglia e i suoi amici”, ha dichiarato in una nota Bernard Arnault, presidente e CEO di Lvmh.