Nuovo passo avanti verso la chiusura del settore Haute Couture di Yves Saint-Laurent: i 160 dipendenti della Maison hanno dato venerdì un accordo di massima ad un piano di liquidazione. L'unica condizione riguarda il finanziamento, considerato troppo insufficiente dai rappresentanti del personale: la holding di controllo Artemis, proprietaria della YSLHC da marzo scorso, dovrebbe impegnarsi a versare più soldi per l'operazione.
Il personale ed i rappresentanti sindacali denunciano 'il ricatto inammissibile' di Francois Pinault, proprietario personale dell'Artemis. Si tratta secondo loro di una minaccia di 'liquidazione pura'. Puntano invece sulla tradizione di un 'dialogo sociale di alto livello', stabilita dall'ex-amministratore delegato Bergè. Lunedì scorso il tandem Yves Saint-Laurent e Pierre Bergè, chiamato in aiuto dal personale, ha proposto di ricomprare la Casa d'Alta Moda per un euro, allo scopo di facilitare il piano di liquidazione e sbloccare la situazione.
Proprio dall'evoluzione dei negoziati dipende la sorte della Casa: se il piano ''raccoglierà l'adesione dei dipendenti e rispetterà i loro legittimi interessi'', i sindacati interni potrebbero rinunciare ad andare in tribunale allo scopo di reintegrare la società Yves Saint-Laurent Alta Moda nella Casa Gucci. La chiusura del settore Haute Couture è stata decisa da Pinault dopo che Yves Saint-Laurent ha annunciato il ritiro dal mondo della moda.