Pisa Orologeria ha chiuso il 2022 con ricavi complessivi per oltre 90 milioni di euro; la società ha confermato il trend di crescita degli ultimi anni e superato di circa il 17% i ricavi del 2019. Un risultato che si pone in linea con l’andamento del settore, in cui il valore dell’export di orologi dell’industria elvetica l’anno scorso ha toccato i 23,7 miliardi di franchi svizzeri (oltre 24,4 miliardi di euro). In generale, la crescita aziendale registra un + 6,3% rispetto all’anno precedente per l’orologeria e un +68,26% per la gioielleria, una divisione del business di Pisa che, seppur recente, mostra costanti sviluppi di rilevanza.
Gli investimenti degli scorsi anni hanno contribuito a un aumento delle quote di mercato e più in generale al consolidamento della posizione di Pisa Orologeria. Due di questi investimenti sono l’apertura della boutique Hublot, in via Verri, e il restyling della boutique Rolex in via Montenapoleone 24, inaugurata nel 2008 e che oggi accoglie i clienti in un ambiente sempre più moderno e contemporaneo. La coesistenza di boutique monomarca e multimarca nell’ecosistema Pisa è una formula vincente, capace di un’osmosi commerciale di cui proprio il flagship store si è reso protagonista con una crescita del 39% sugli orologi venduti nei 12 mesi di riferimento. “La Via del Tempo – spiega la nota di Pisa Orologeria – si arricchisce, nel 2023, della boutique A. Lange & Söhne e di un flagship store che verrà ridisegnato per offrire ai clienti un’esperienza ancora più immersiva nel mondo dell’alta orologeria”.
Il 2022 ha visto l’affermarsi della fidelizzata clientela italiana, alla quale si è accostata la sempre più importante presenza straniera: Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito sono i Paesi stranieri che hanno performato meglio nel 2022. I dati sono in linea con la ripresa turistica della città di Milano e, in particolare, del Quadrilatero e di via Verri.
Anche il 2022 ha visto l’inserimento di due nuovi brand all’interno del portfolio del flagship store: Hyt, che rappresenta “la perfetta combinazione tra virtuosismo meccanico e tecnologia fluidica”, e Krayon, “uno dei migliori esempi di tradizione orologiera”, in grado di distinguersi grazie alle speciali complicazioni dei suoi segnatempo. L’anno si è inoltre concluso con la presentazione di Bulgari Octo Finissimo per Pisa Orologeria: un’edizione limitata di 15 esemplari che unisce l’ispirazione della Città Eterna all’intraprendenza e al dinamismo della ‘Milano industriale’.
Già da tempo, infine l’azienda ha rafforzato il proprio comparto gioielleria, garantendo ai propri clienti una vasta scelta di brand quali: Pisa Diamanti, Boucheron, Chaumet, Chopard, Messika, Palmiero e Piaget. Tale profondità di offerta ha contribuito ad un aumento sostanziale del fatturato relativo al comparto, “doppiando i risultati dell’anno precedente”.
“L’azienda – conclude la nota – ha continuato a investire sui propri valori fondanti: attenzione al cliente e crescita del capitale umano, nuove assunzioni (oltre il 13% rispetto al 2021, con una continuità che si registra anche all’inizio del 2023), formazione continua e sviluppo di un sistema di welfare aziendale sono asset intangibili ma nondimeno utili a consolidare la struttura in vista delle sfide dei prossimi anni. Sempre in quest’ottica, l’organigramma è stato arricchito di due nuove funzioni: compliance e dpo, con cui la società ha voluto imprimere un ritmo ancor più deciso al monitoraggio di ogni processo e alla protezione dati dei clienti”.