Lvmh si rafforza ulteriormente nel segmento dei preziosi con l’acquisizione, dal fondo di investimento Equinox III SLP SIF, del Gruppo Pedemonte, produttore di gioielli con sedi in Italia e Francia. Questa operazione strategica per la divisione Watches & Jewerly e le sue maison di gioielleria consente a Lvmh di aumentare significativamente la propria capacità produttiva, tenuto conto che i laboratori esistenti stanno già mobilitando tutte le loro risorse per sostenere la forte crescita della divisione.
Nato nel 2020 dalla fusione di diversi laboratori di produzione indipendenti, con alle spalle decenni di esperienza, il Gruppo Pedemonte è oggi un attore riconosciuto nella manifattura di gioielli di alta gamma. “Con sedi nelle città di Valenza e Valmadonna (Alessandria), così come a Parigi – si legge nella nota – il Gruppo Pedemonte unisce tecnologia all’avanguardia e artigianalità, si occupa di tutte le fasi chiave della produzione, dimostrando un’eccellenza di esecuzione senza pari negli anni di collaborazione con le maison del gruppo Lvmh”. L’azienda impiega oggi 350 tra artigiani e dipendenti che, accanto all’attuale management, continueranno a contribuire con le loro competenze e il know-how al sostegno della produzione di gioielli per i suoi clienti.
“Con questa acquisizione strategica, il gruppo Lvmh si rafforza ulteriormente in Italia, continuando a sostenere l’ecosistema di aziende che contribuiscono al successo delle nostre maison. Con Pedemonte, le nostre maison si affideranno a un partner riconosciuto per il suo savoir-faire, in modo da sostenere la loro crescita e mantenere la loro leadership nella gioielleria”, ha dichiarato Toni Belloni, Direttore Generale del colosso del lusso.
Come anticipato, Pedemonte Group nasce nel 2020 per far convergere il massimo della tecnologia e della maestria artigiana nella produzione di gioielleria in serie e di alta gamma, con un’attenzione all’eccellenza nei servizi. “Potendo contare sulla collaborazione di più di 200 dipendenti – spiega il sito di Pedemonte -, le aziende del gruppo si contraddistinguono per una varietà di prodotti e servizi che permettono a Pedemonte Group di affermarsi come core player nel settore del lusso”. Il gruppo si compone di una forte compagine B2B: Vpa, Lombardi, Greco F.lli, Gieffedi e Thea sono partner consolidati di noti brand internazionali. Pedemonte Group produce anche proprie collezioni B2C con il suo brand Vendorafa.
I termini economici dell’operazione non sono stati resti noti.
Lvmh ha chiuso i primi nove mesi dell’anno in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il colosso francese ha registrato un fatturato di 56,5 miliardi di euro, la crescita organica dei ricavi è stata del 20 per cento. Nel solo terzo trimestre la crescita organica dei ricavi è stata del 19%, in linea con le tendenze osservate nel primo semestre dell’anno e superiore alle aspettative degli analisti, ferme ad una progressione del 13 per cento.
Nel settore orologi e gioielli, Lvmh conta tra i suoi marchi Bulgari, TAG Heuer, Tiffany & Co, Chaumet, Zenith, Fred e Hublot.
“Questa operazione ci permetterà di rafforzare le nostre ambizioni in termini di sviluppo, formazione e crescita delle nostre risorse umane, cuore delle nostre attività. Unite a una forte politica di investimenti per affrontare le nuove sfide, in particolare quelle tecnologiche”, ha dichiarato Gian Andrea Garrone, Presidente e AD del Gruppo Pedemonte.
Negli scorsi giorni altre operazioni di filiera da parte di Lvmh, con un focus sul segmento moda, hanno fatto notizia: secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Dior, maison di punta del colosso del lusso francese, ha infatti acquisito l’italiana Artlab, azienda con sede a Santa Croce sull’Arno (Pisa), specializzata nelle stampe digitali e nelle rifinizioni manuali su pelli. Per il gigante di Bernard Arnault si tratta del quinto investimento da ottobre sul territorio toscano: dopo Fendi, fresca di inaugurazione di una fabbrica di pelletteria situata a Bagno a Ripoli (Firenze), è arrivato infatti l’annuncio dell’apertura di una fabbrica di borse Givenchy, negli spazi lasciati liberi proprio da Fendi, sempre nel comune di Bagno a Ripoli. A ciò si affiancano la progettazione di uno stabilimento di borse Louis Vuitton a Pontassieve e l’acquisizione, tramite la divisione Metiérs d’Art del gruppo, della maggioranza dell’azienda Nuti Ivo, storica conceria del distretto di Santa Croce sull’Arno, a Pisa. Recente anche l’annuncio della creazione di un nuovo stabilimento produttivo a Castelfranco di Sotto (Toscana), da parte di Conceria Masoni, della quale Lvmh possiede una quota di minoranza dal 2019.