Otb entra in Aura Blockchain Consortium come quarto, nuovo, membro fondatore. Il gruppo di Renzo Rosso ha infatti unito le forze con Lvmh, Prada e Cartier, marchio di Richemont, per sviluppare nuovi standard di tracciabilità nell’alto di gamma con la tecnologia blockchain, pronto a stabilire nuovi standard per il fashion in termini di innovazione. Sulla piattaforma sono già attivi marchi come Bulgari, Cartier, Hublot, Louis Vuitton, Hennessy e Prada. Le realtà fondatrici del progetto, spiega una nota, “continueranno a migliorare gli standard del settore per guidare il cambiamento e aumentare la fiducia dei clienti verso pratiche sostenibili e approvvigionamento di prodotti e materie prime”.
Aura Blockchain Consortium ha accelerato le proprie attività elaborando una roadmap tecnica. Tra i progetti in fase di sviluppo ci sono il lancio di Aura Light (un servizio Saas per i brand che desiderano partecipare ad Aura Blockchain Consortium pur non disponendo delle risorse interne necessarie per sviluppare un proprio sistema, e sono quindi alla ricerca di una soluzione di facile implementazione) e lo sviluppo di certificati Nft per i marchi del lusso.
“Puntiamo a fornire un contributo sostanziale a questa collaborazione strategica – ha commentato Stefano Rosso, membro del cda di Otb Group e di Aura Blockchain Consortium -, concentrandoci su un modello di business circolare, sulla trasparenza per il cliente, sull’innovazione e la sostenibilità. Aura Blockchain Consortium sarà uno straordinario acceleratore per il nostro percorso e siamo lieti di mettere la nostra esperienza, il nostro coraggio e pensiero innovativo al suo servizio, per sviluppare ulteriormente le applicazioni della tecnologia blockchain ed elevare gli standard dell’industria della moda e del lusso”.
La notizia dell’approdo in Aura arriva in un momento di espansione per Otb che, forte anche dell’acquisizione di Jil Sander lo scorso marzo, punta alla creazione di un polo del lusso italiano grazie a nuovi takeover. Questi ultimi, stando alle dichiarazioni dell’AD Ubaldo Minelli, potrebbero non limitarsi a marchi del fashion, ma valutare “possibilità sulla filiera produttiva e, a valle, sulla filiera distributiva”. A fine settembre, in occasione delle sfilate milanesi, Renzo Rosso ha stimato per il suo gruppo una crescita organica annuale del 20% delle vendite nei prossimi anni.
Dal canto suo, Aura Blockchain Consortium è stato creato nell’aprile 2021 da Lvmh, Prada Group e Cartier. Il progetto promuove l’utilizzo di un’unica soluzione blockchain globale, aperta a tutti i marchi del lusso a livello mondiale, per garantire ai consumatori maggiore trasparenza e tracciabilità. I tre player hanno sviluppato insieme una piattaforma comune per affrontare sfide condivise in materia di comunicazione dell’autenticità, approvvigionamento responsabile e sostenibilità attraverso un formato digitale sicuro. Lo scorso giugno, Aura Blockchain Consortium ha arruolaro Daniela Ott con il ruolo di segretario generale.