L’Antitrust ha avviato procedimento nei confronti di StockX per presunte pratiche commerciali scorrette. Sotto la lente dell’Autorità ci sarebbero l’assenza di indicazioni sul venditore, sulla garanzia legale di conformità e sul diritto di recesso. Per la piattaforma di e-commerce l’Agcm ipotizza anche un’ingannevole presentazione del prezzo di vendita dei prodotti.
Il sito stockx.com permette agli utenti di acquistare e vendere beni di consumo, soprattutto scarpe da ginnastica, streetwear, articoli da collezione, prodotti elettronici, borse e orologi.
Nel dettaglio, l’avvio del procedimento, spiega l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, è stato disposto per accertare la sussistenza di presunte condotte scorrette riguardo: alla totale assenza, nel corso del processo di offerta/acquisto dei prodotti commercializzati sulla piattaforma, di qualsiasi indicazione sull’identità del venditore; all’ingannevole presentazione del prezzo di vendita dei prodotti, visto che StockX non indica, fin dall’inizio del processo di offerta/acquisto, l’ammontare delle commissioni di elaborazione richieste agli acquirenti che di solito appaiono addebitate ai consumatori e vengono aggiunte al prezzo inizialmente indicato. Al centro dell’indagine anche la presunta assenza di chiarezza delle informazioni circa l’identità dei professionisti che operano sulla piattaforma in qualità di venditori, i loro recapiti, quando disponibili, per consentire al consumatore di contattarli rapidamente e di comunicare in modo efficace, e la garanzia legale di conformità e il diritto di recesso, che non consentono ai consumatori di individuare ed esercitare agevolmente i propri diritti contrattuali.