Primark sta valutando di spostare parte della sua produzione a causa del Coronavirus. Come spiegato a Drapers da John Bason, CFO della capogruppo Associated British Foods, il retailer del fast fashion starebbe infatti prendendo in considerazione l’idea di trasferire parte della sua produzione cinese (conta circa 500 fornitori nel territorio) presso altri Paesi. Tra i papabili, ci sarebbe la Turchia.
Il retailer è solo l’ultimo delle possibili ‘vittime’ del Coronavirus, il quale sta impattando significativamente sui conti e sulla produzione di molti brand, tra cui Capri Holdings, Adidas e Smcp, per citarne alcuni.
Nelle 16 settimane al 4 gennaio scorso, intanto, il retailer di moda low cost ha registrato vendite in crescita del 4,5% a livello globale, beneficiando del traino dell’apertura di nuovi punti vendita. Nel Regno Unito le vendite hanno segnato un +4% grazie, appunto, all’ampliamento del retail network. Nonostante le preoccupazioni a livello produttivo, i ricavi di Primark per le 24 settimane al 29 febbraio sono comunque previsti in crescita del 4,2 per cento.