Ogni fenomeno ha le sue eccezioni. Da ormai alcuni anni il kidswear sembra occupare un posto rilevante tra i segmenti più colpiti dalla costante proliferazione dei marchi low cost. Il crescente successo di grandi retailer fast fashion come H&M, Zara e Ovs ha sensibilmente indebolito le vendite dei marchi di fascia media e relativamente piegato anche quelle dei luxury brand. Le calzature per bambini restano un’isola felice nel panorama childrenswear, in particolar modo le sneakers e i modelli made in Italy; prodotti quasi artigianali che, nonostante una fascia prezzo più elevata, vengono preferiti dai consumatori. Poco importa si tratti di griffe specializzate o di brand nati dall’estensione di marchi già conosciuti nell’abbigliamento uomo e donna, le calzature continuano a correre nelle vendite, come conferma a Pambianco Magazine Cinzia Baldelli, divisional merchandise manager accessori donna, cosmetica e bambino di Rinascente: “Da diversi anni, ormai, il trend delle calzature è in forte crescita. Di conseguenza, nel nostro flagship di Milano abbiamo creato un’area shoes definita, e nel tempo l’abbiamo ingrandita per far fronte alle richieste sempre maggiori dei nostri clienti. Anche nel nostro store network stiamo potenziando l’offerta shoes kids”. Da alcune stagioni la diversificazione nel campo extra-apparel ha visto l’ingresso anche di altre categorie merceologiche: “Sono diverse – continua la manager – le categorie extra-abbigliamento presenti nei nostri negozi che hanno un buon riscontro nelle vendite e che sono anche qui in crescita: zaini, borse, occhiali, costumi e teli mare”.
Il fenomeno sembra replicare quanto avviene nel mondo adulto in cui sempre più spesso le vendite di scarpe e accessori superano di gran lunga quelle degli indumenti sia all’interno dei flagship store che nel canale wholesale. “Il successo degli accessori nel mondo del bambino nasce dalla possibilità di sfoggiare un brand del lusso partendo da un entry price più basso, un cappellino non costa quanto una maglia dello stesso marchio, ma rappresenta la porta d’accesso alla griffe”, spiega a Pambianco Magazine Federico Giglio, proprietario della catena di luxury store Giglio di Palermo nella quale spicca il punto vendita Giglio Piccolo cui, da qualche anno, è stata affiancata una boutique dedicata unicamente alle scarpe: “Inizialmente erano presenti nello store insieme all’abbigliamento ma in seguito abbiamo pensato di dare vita a uno spazio a sé stante”, afferma Giglio. Gli fa eco Edda Formato, proprietaria della boutique romagnola Minime Rimini che, nei primi due anni di vita, ha visto aumentare di oltre il 40% le vendite di calzature e ampliare la diversificazione nell’offerta: “Il mio negozio propone abbigliamento coordinato mamma e bimba. Oltre alle calzature ospito collezioni di costumi, zaini, borse, accessori per capelli, cappelli, articoli in argento e orologi personalizzabili; un accessorio particolare rende diverso anche un outfit semplice”.
Quali sono i prodotti extra-apparel che stanno riscuotendo maggior successo oltre alle calzature? La risposta degli intervistati è unanime: gli zaini. “In boutique – racconta Giglio – vengono richiesti soprattutto i modelli delle griffe affermate come Gucci e Dolce & Gabbana oppure le limited edition Eastpak. Si ha voglia di distinguersi con accessori speciali come i cappellini griffati o le special edition New Era”.
Proprio come ai piedi di mamme e papà, anche i più piccoli sembrano ammaliati dal fascino delle sneakers che scelgono personalmente o guidati dai genitori: “Le sneakers hanno padroneggiato e faranno altrettanto nelle prossime stagioni. I miei clienti apprezzano particolarmente quelle di Golden Goose Deluxe Brand, Gucci, Dolce & Gabbana e Premiata”, continua Giglio. Baldelli aggiunge, tra gli altri, alcuni brand specializzati come Nike, Converse e New Balance. Formato cita il marchio emergente italiano Moa Master of Arts. Un mix di lusso, contemporary e mass market, proprio come accade nelle scarpiere dei genitori.
Rispetto al passato non è possibile decifrare un periodo di vendita maggiore per accessori e calzature anche se alcuni momenti topici restano invariati: “L’inizio della stagione autunnale con il ritorno sui banchi di scuola rimane una certezza, così come come l’arrivo delle vacanze estive in cui si ha bisogno di nuovi prodotti e, come da tradizione, il Natale”, conclude il buyer di Palermo.
di Marco Caruccio