Il mercato estero rappresenta attualmente il 20% del fatturato di Harmont & Blaine ma il suo sviluppo costituisce la vera mission per il brand del bassotto. “I mercati oltre confine sono la nostra sfida, – dichiara a PambiancoTV durante Pitti Uomo Corrado Masini, general brand director della griffe – durante le ultime due stagioni siamo cresciuti del 20% all’estero entrando nel mercato cinese dove oggi abbiamo 7 negozi tra Hong Kong, Taiwan e Macao; ad ottobre apriremo due store a Shanghai e presto, in collaborazione con il nostro partner locare, inizieremo anche con l’e-commerce che ci aiuterà a diffondere il nostro dna”.
Oltre all’Oriente il marchio campano vanta una buona presenza in Spagna dove è distribuito in 55 store wholesale e conta 21 shop-in-shop all’interno dei department store El Corte Inglés: “L’obiettivo è aprire anche al retail diretto nel giro di due anni a Madrid o Barcellona e a Puerto Banus”, spiega il manager. “In Francia abbiamo inaugurato a maggio il terzo negozio a Marsiglia dopo Parigi e Cannes; il mercato sudamericano funziona molto bene e quello russo, dopo la crisi che ha coinvolto tutti i brand, si sta riprendendo”, dichiara Masini.
Harmont & Blaine ha chiuso il 2017 con un fatturato di 86 milioni (+6% rispetto al 2016), “Con licenze bambino e scarpe arriviamo a 107 milioni, siamo positivi per il 2018; il wholesale che abbiamo già chiuso è cresciuto del 10% rispetto al 2017, l’e-commerce segna +26 per cento”, spiega Masini.
Tra le novità della linea maschile Harmont & Blaine P/E 2019 presentate durante la fiera fiorentina, spicca il progetto Heritage Collection che celebra la camicia ‘8 tessuti’. Il capo fu lanciato nel 2006 e la sua storia rivive attraverso 8 differenti camicie, una per ogni anno dalla sua presentazione a oggi. La singolare camicia patchwork è realizzata dall’insieme di 8 tessuti di colori e stampe differenti che fu chiamata proprio ‘8 tessuti’.