Pelletteria, scarpe e moda non svettano nel bilancio industriale lombardo di inizio anno. L’industria della regione, nei primi tre mesi del 2018, ha registrato un generale incremento congiunturale dell’1,1 per cento. Nello specifico, si registra un aumento della produzione industriale sia tendenziale (+3,6%), in linea con la media del 2017, sia congiunturale (+1,1% dato destagionalizzato) in decelerazione rispetto al risultato di fine 2017 (+1,9%).
Il sondaggio realizzato da Unioncamere Lombardia ha preso in considerazione 1.600 imprese industriali e 1.200 aziende artigiane. Queste ultime hanno registrato un rallentamento per entrambi i riferimenti temporali: +2,2% la variazione tendenziale, rispetto al +2,6% della media 2017; e +0,2% la variazione congiunturale contro il +0,6% di fine 2017.
Dal punto di vista settoriale, il risultato complessivo della produzione mostra un’unica variazione negativa, e riguarda le pelli-calzature (-0,6%). Inoltre, gli incrementi più contenuti riguardano il tessile (+1,7%) e l’abbigliamento (+1,3%).
Sul fronte dell’artigianato, invece, le pelli-calzature mantengono buoni tassi di crescita segnando un +3,4 per cento.
Dal quadro emerge una crescita maggiore da parte delle medie imprese (+3,9%), seguite dalle piccole imprese (+3,6%) e infine dalle realtà di grandi dimensioni, con oltre 200 addetti (+3,4%).