“La quotazione è un processo assolutamente non prioritario”. Con queste parole, l’AD di Valentino Stefano Sassi ha affossato l’ipotesi di una Ipo della griffe. Almeno, in tempi ‘visibili’. Sassi ha parlato con Mf Fashion in occasione della presentazione del bilancio 2017, archiviato a 1,16 miliardi di euro (+5%) con un ebitda in leggero calo a 190 milioni.
Lo sbarco in Borsa di Valentino, dal 2012 in mano al fondo qatariota Mayhoola for Investments, finisce dunque nel cassetto. “Abbiamo pensato alla quotazione un paio di anni fa – ha specificato il manager – perché eravamo in un momento di crescita super accelerata, oggi però qualsiasi progetto di quotazione è ‘on hold’ e non è per noi un tema prioritario. Valentino è un’azienda che ha un potenziale di crescita inespresso, possiamo ancora ottenere risultati importanti. Abbiamo messo a segno una progressione significativa per 5/6 anni, il passaggio a valori e a volumi più ampi richiede oggi un ritmo diverso perché ormai abbiamo una base di clienti molto rilevante. Non abbiamo bisogno di risorse finanziare per crescere. Siamo concentrati su attività industriali per proseguire in un processo che porterà l’azienda a dimensioni ancora più rilevanti”.
Tra i mercati che hanno performato meglio nel 2017 di Valentino ci sono la Cina, Hong Kong e il Giappone. A rallentare, invece, sono gli Stati Uniti.