I supermercati inglesi Sainsbury’s e Asda hanno siglato un accordo per la fusione delle due società, che porterà alla nascita del più grande polo della distribuzione britannica, con un giro d’affari totale di oltre 51 miliardi di sterline (58 miliardi di euro). La nuova società sarà controllata al 58% da Sainsbury’s e al 42% da Walmart. Il colosso Usa aveva rilevato Asda nel 1999.
Contestuale all’annuncio del merger, Mike Coupe, CEO di Sainsbury’s ha precisato che le linee di abbigliamento dei due supermercati, Tu (Sainsbury’s) e George (Asda) resteranno separate. Entrambe le label, ricorda la stampa inglese, registrano ottime performance di vendita nel Regno Unito, con quote di mercato, nel settore abbigliamento, del 3,5% per George e del 2,1% per Tu. Quest’ultima, lanciata nel 2004 e dal 2013 protagonista di una fase di rilancio, ha permesso all’insegna della Qatar Investment Authority di guadagnare quote di mercato in settori diversi dal food, sottraendo clienti a retailer fashion come Next e Marks&Spencer.
La stampa specializzata ha tuttavia già ipotizzato una possibile fusione tra i due brand di abbigliamento, accomunati, tra l’altro, dagli stessi fornitori e dalla imminente revisione della struttura distributiva. Richard Hyman, retail analyst interpellato da Drapers, avrebbe inoltre precisato come un unico player rappresenterebbe un competitor più agguerrito nei confronti di Primark: “Il posizionamento di Primark oggi è inattaccabile – ha commentato l’analista -, ma una fusione di questi due player consentirebbe di guadagnare terreno”.