Braccialini è stata dichiarata fallita. Il tribunale di Firenze, infatti, ha proceduto alla dichiarazione di fallimento dopo averne revocato l’ammissione al concordato preventivo, richiesta nel 2016, e quindi rigettato la domanda di omologa. Il tribunale, infatti, è arrivato alla conclusione che “nel caso della Braccialini vi era l’impossibilità tecnica di una gestione che, pur sgravata da oneri finanziari, dall’ansia delle azioni esecutive e supportata dalla collettività tramite ricorso massiccio alla cassa integrazione, era ormai decotta”. Come riportato dall’Ansa, per il tribunale c’è “una notevole alea rispetto a partite essenziali di attivo e passivo” e “plurime incertezze gravano sul concordato” quindi “non può ritenersi ‘assicurato’ il pagamento del 20% minimo ai creditori”.
Lo scorso anno, il ramo d’azienda riferito ai marchi Braccialini e Tua è passato sotto il controllo di Graziella Group che ne prosegue l’attività. Ciò avverrà soprattutto attraverso il rilancio che, come raccontato lo scorso anno dal presidente del gruppo Gianni Gori, entrerà nel vivo nel 2018, con l’obiettivo di arrivare a quota 12 milioni di euro di fatturato.