Automobili Lamborghini ha chiuso il 2017 con un totale di 3.815 vetture consegnate, contro le 3.457 dell’anno precedente, registrando vendite in crescita del 10 per cento. Il marchio è prossimo a triplicare i numeri del 2010 (1.302 unità). “Lamborghini – si legge nella nota ufficiale – è un marchio globale e la distribuzione delle vendite è ben bilanciata nelle tre macro-regioni, ognuna delle quali rappresenta circa un terzo delle vendite mondiali. Tutte hanno segnato record storici nel 2017, contribuendo alla crescita delle vendite rispetto all’anno precedente: Emea (1.477, +18%), America (1.338, +4%) e Asia Pacifico (1.000, +9%)”.
Con 1.095 vetture vendute, gli Stati Uniti si confermano il primo mercato, seguiti da Giappone (411), Regno Unito (353), Germania (303), Greater Cina (265), Canada (211) e Medio Oriente (164). A trainare i risultati sono state le due principali linee di modelli: l’Aventador (modello V12) è cresciuta del 6%, passando da 1.104 a 1.173 unità, mentre il modello V10, la Huracán, ha segnato vendite in crescita da 2.353 a 2.642 unità (+12 per cento).
“Il momento più importante del 2017 – si legge sempre nel comunicato stampa – è stato senza dubbio la première mondiale di Urus, il nuovo super suv della Casa del Toro, tenutasi lo scorso dicembre presso gli stabilimenti di Sant’Agata Bolognese. Oltre all’ampliamento dello stabilimento (da 80mila metri quadrati a 160mila metri quadrati), la Urus ha determinato un incremento sostanziale della capacità produttiva e incrementato significativamente il numero dei dipendenti, creando ben 500 nuovi posti di lavoro. Con Urus è previsto anche il raddoppio del numero di unità prodotte in un anno (7mila)”.
L’azienda ha infine confermato prospettive positive per l’esercizio 2018, stimando, nel medio termine, “un’ulteriore crescita sia sul fronte delle vendite sia su quello del fatturato”.