Il protocollo sulla moda firmato ieri al Ministero lo ha messo nero su bianco tra gli obiettivi: “Il coinvolgimento delle istituzioni e degli enti che hanno interesse a promuovere Milano, a partire dal Comune, anche mediante l’organizzazione di eventi aperti che valorizzino la città e le sue infrastrutture”. E lo stesso sindaco milanese Beppe Sala, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione di Milano Moda Donna ha preso una posizione chiara: “Alla moda chiedo e propongo di essere quanto più aperta e inclusiva possibile, di diventare un momento di attrazione per tutti”. Eppure il fashion system resta ancora lontano, nonostante i proclami degli ultimi anni, dalla sinergia con il tessuto cittadino. Il confronto diretto è con il Fuorisalone del design, vero e proprio evento collettivo che, nel mese di aprile, in concomitanza con il Salone del Mobile, coinvolge i milanesi e visitatori da tutto il mondo con un calendario di appuntamenti aperti, in ugual modo, al pubblico e agli addetti ai lavori. Ma la moda può essere “open”? Lusso e inclusività possono andare di pari passo?
Analisi e interviste sulla possibilità di una fashion week più aperta alla città sono pubblicate sul numero 13 di Pambianco Magazine.
“Va bene aprirsi, ma la moda non deve diventare quello che è il Fuorisalone per il design. Sono mondi differenti, con esigenze diverse e con un pubblico non equiparabile”, ha chiarito a Pambianco Magazine Cristina Tajani, Assessore a politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane con delega a moda e design del Comune di Milano.
Per maison ed enti di settore, a oggi, la cosiddetta democratizzazione si limita ai social network, con la Camera Nazionale della Moda che, oltre alle collaborazioni già attive con Twitter e gli account Facebook, Instagram e Pinterest, ha lanciato, in occasione delle sfilate p/e 2017 il proprio profilo Snapchat, in linea con quanto avviato dal Cfda-Council of fashion designers of America già la scorsa stagione. Stando ai dati di Blogmeter diffusi da Cnmi, l’edizione milanese della fashion week che si è appena conclusa ha generato oltre 40 milioni di interazioni su Instagram. Certo, restano lontani i 200 milioni delle settimane della moda di New York, ma per Milano si tratta comunque di un notevole passo avanti, rispetto ai 10 milioni di interazioni dello scorso marzo.