Brunello Cucinelli ha archiviato il primo semestre d’esercizio con un utile normalizzato, cioè al netto di oneri non ricorrenti e normalizzando il tax rate, in crescita del 15,7% a 17,9 milioni di euro e un ebitda pari a 36,8 milioni (+10,2%). Includendo i costi non ricorrenti relativi all’uscita dell’ex co-direttore commerciale Fabio Gnocchi, il risultato netto si attesta sui 16 milioni (+3,3%) e l’ebitda a 35,5 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 16,1% dal 16,6% al 30 giugno 2015. A luglio Cucinelli aveva anticipato il dato delle vendite, in progressione del 9,7% a 220 milioni, sostenute dalla crescita in tutti i mercati (Nord America +9,7%, Europa +8,3%, Greater China +15%, Resto del Mondo +17,1%).
Dopo aver concluso nel 2015 un progetto triennale di investimenti per un totale di 120,7 milioni di euro, il gruppo di Solomeo (Perugia) ha inoltre confermato l’avvio del piano 2016-2018, che prevede investimenti per 80 milioni di euro (di cui 17,9 milioni di euro investiti nel primo semestre 2016), “dedicati – si legge nella nota ufficiale – all’apertura di selezionate ed esclusive boutique, e a sostegno dell’evoluzione della piattaforma tecnologica e gestione della presenza nel mondo digitale, coerentemente con l’esclusività del posizionamento e il prestigio del brand, sia nel canale tradizionale sia in quello online”.
“Siamo sinceramente molto soddisfatti per i risultati raggiunti in questa prima metà dell’anno 2016, risultati che evidenziano una decisa ed equilibrata crescita sia del fatturato sia dei profitti. Essendo ormai giunti ai due terzi dell’anno, con tutta serenità possiamo immaginare un 2016 con una bella crescita di ricavi e di redditività”, ha dichiarato Brunello Cucinelli, presidente e amministratore delegato dell’azienda.