Venerdì nero per le azioni di Abercrombie & Fitch. Nell’ultima seduta della scorsa settimana, infatti, il titolo ha perso il 13% dopo l’annuncio dei risultati. Le vendite del marchio americano sono calate del 12% nel terzo trimestre incassando 911,4 milioni di dollari, oltre 120 milioni in meno rispetto agli 1,033 miliardi dello stesso periodo nel 2013. L’azienda aveva già visto un crollo degli utili netti del 77% a chiusura del 2013.
Il CEO Mike Jeffries ammette una flessione soprattutto nei Paesi europei ( -15%) piuttosto che sul mercato americano (- 7%), e la decrescente richiesta di capi logati in controtendenza con le abitudini d’acquisto di qualche anno fa. Per correre ai ripari, dopo oltre due anni di vendite deludenti, dalla prossima primavera le nuove collezioni vedranno un forte ridimensionamento del famoso logo. Anche i punti vendita subiranno notevoli cambiamenti, l’oscurità degli ambienti sarà sostituita da una maggiore illuminazione, il volume della musica verrà diminuito così come la costante diffusione della famosa fragranza del brand. La linea Hollister, sempre di proprietà A&F, dovrebbe somigliare sempre più ai marchi fast fashion Zara, Forever 21 e H&M per vastità di proposte, tempi di consegna e prezzo finale. Per ora è stata implementata la produzione di capi femminili in taglie più grandi, e di accessori.