Un altro anno di crescita per Stone Island. Infatti, l’azienda che fa capo a Carlo Rivetti ha in previsione di chiudere il 2014 con un fatturato di 80 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto al 2013, e di continuare a premere sull’acceleratore anche per il 2015. “Abbiamo raddoppiato il fatturato in 5 anni a tutto beneficio della redditività che, nel 2014, sarà in aumento del 22% a circa 12 milioni di euro, sintomo di ottima salute per l’azienda”, ha anticipato a Pambianconews il presidente Rivetti. Questa crescita è stata generata a perimetro costante di mercati e di negozi che ad oggi sono 14, contando anche l’imminente apertura a fine novembre di un flagship store in Schuttershofstraat nel centro dello shopping di Anversa.
Ad oggi i principali mercati per Stone Island sono l’Italia che conta il 36% dei ricavi, seguita da Uk, Germania, Olanda e Korea. “In Italia (come ordinato della P/E 2015) stiamo crescendo di circa il 3,5% che rispetto all’andamento attuale nostro Paese è un risultato che ci da soddisfazione – ha continuato Rivetti – mentre all’estero stiamo facendo +8%”. “In Germania, abbiamo da poco aperto uno store sull’isola di Sylt, che ci sta dando molte soddisfazioni”. Infatti, in particolare nel mercato tedesco, il brand ha ancora bisogno di lavorare sulla propria immagine rimasta ancora molto legata all’epoca dei paninari e del boom delle vendite del marchio negli anni Ottanta.
Per quanto riguarda i nuovi mercati, il presidente resta cauto sulle previsioni, anche se nei prossimi due anni potrebbe esserci lo sbarco diretto negli Usa. L’azienda vende le collezioni uomo e bimbo dal 2008 anche sul sito di e-commerce che ad oggi genera il 4% del fatturato, ed è appena stato implementato di 2 nuove lingue (russo e francese) che portano a 6 gli idiomi totali. “Per quanto riguarda il bambino, che rappresenta il 5-6% dei ricavi, stiamo un po’ soffrendo anche perché le vendite sono molto concentrate sul territorio italiano”. Da poco è stato inaugurato un corner nel department store De Bijenkorf ad Amsterdam che va ad aggiungersi agli altri 12 monomarca Stone Island Junior.