Manca il rilascio delle autorizzazioni e poi sembra tutto pronto per la quotazione di Favini. La delibera è arrivata ieri dall’assemblea degli azionisti del gruppo specializzato nei supporti release, vale a dire negli stampi creativi impiegati nei processi di produzione di ecopelle e altri materiali sintetici per i settori della moda e del design (oltre a realizzare packaging e a produrre articoli di cartoleria). L’operazione di quotazione delle azioni ordinarie prevede un’offerta globale rivolta a investitori italiani ed esteri di azioni in parte rivenienti da aumento di capitale e in parte offerte in vendita dai tre azionisti. Il gruppo di proprietà di Crédit Agricole Capital Investissement&Finance (che detiene una quota del 62%), stando a quanto risulta alla stampa locale, ha registrato nel 2013 vendite lorde pro forma di 161,9 milioni (in crescita del 36% rispetto al 2012) e un margine operativo lordo pro-forma di 16,6 milioni (+60% rispetto al 2012). I dati pro forma includono i risultati del ramo di azienda specializzato nei supporti release di Arjowiggins, parte del gruppo francese Sequana, acquisito dal gruppo di Rossano Veneto nel corso dello scorso anno.