Il lusso di Hermès archivia i primi tre mesi di quest’anno (chiusi alla fine di marzo) con ricavi pari a 943,5 milioni di euro in aumento del 10,1 per cento. A tassi di cambio costanti sarebbe cresciuta del 14,7 per cento. “L’impatto negativo del cambio ha appesantito il fatturato di circa 40 milioni”, ha spiegato la maison nel comunicato.
Questa performance è stata generata in particolare grazie alle vendite ‘eccezionali’ in Giappone, in crescita del 22% a 116,7 milioni di euro, seguite da quelle in America e Asia entrambe a +18 per cento. L’Europa (esclusa la Francia) continua a soffrire il contesto della crisi e si ferma a +8% a 183,2 milioni.
“Hermès continuerà la sua strategia a lungo termine basata sulla creatività, mantenendo il controllo sul suo know how – sottolinea il comunicato – ampliando la propria rete di distribuzione, rafforzando la propria capacità produttiva e le sue fonti di approvvigionamento”.