Frida e “radici” sono le due parole che Mark Lee ceo di Gucci dal luglio 2005, usa di più. La sua sintonia con Frida Giannini, direttore creativo del marchio, sembra totale ed egli non perde occasione per tesserne le lodi. Un connubio di cui il negozio di via Condotti è un esempio perfetto: aperto nel 1938, secondo solo alla boutique di Firenze inaugurata nel 1921, il monomarca è stato appena ristrutturato e per festeggiarne i primi 70 anni ieri sera, a Villa Aurelia, ha sfilato la collezione cruise 2009, che in Europa non era mai stata presentata.
�Stiamo investendo molto in Paesi come Russia, Brasile e Cina: escludendo Hong Kong, dove siamo presenti da 30 anni, nella “mainland China” alla fine del 2008 avremo 20 negozi, quintuplicati rispetto ai 4 del 2004. � ha commentato Mark Lee � Ma le nostre radici sono in Italia, il mercato europeo resta strategico e continueremo a investire nel retail. Del resto, il negozio di via Montenapoleone a Milano, e questo di via Condotti sono tra i cinque più redditizi che abbiamo (in totale nel mondo le boutique Gucci sono 233)�.
In tre anni una crescita del 46% a cambi costanti: da 1,5 miliardi di ricavi del 2004 a 2,175 nel 2007 e per il 2008? �Credo che continueremo a crescere a due cifre, soprattutto per quanto riguarda gli utili e l'incidenza sul fatturato. E rispetteremo gli obiettivi che ci eravamo dati nel 2004, di raddoppiare i ricavi entro il 2011�, ha concluso il ceo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 9/07/08 a cura di Pambianconews