Tanti occhi a mandorla tra gli stand del Micam: si è aperta così ieri la prima giornata del salone milanese dedicato alle calzature, a detta degli espositori. Molti i buyer asiatici, dal Giappone alla Corea fino alla Cina. Un po' meno dalla Russia, contrariamente alle edizioni degli ultimi anni. Ma è solo l'inizio della manifestazione e le aziende che espongono non si sbilanciano. Una tendenza però emerge chiara: protagonisti dell'export di calzature made in Italy sono l'Oriente e i Paesi dell'Est con una differenza. Se la Russia cerca il lusso assoluto con i materiali e le lavorazioni più ricche, gli asiatici premiano linee e materiali confortevoli.
II Giappone è uno dei mercati di riferimento delle vendite all'estero di Duccio Del Duca che esporta il 60% anche in Germania, Francia, Benelux e Stati Uniti. «Ma stiamo ricevendo clienti anche da Grecia e Turchia» spiega la titolare dell'azienda Elisabetta Martellosio. L'Oriente, e in particolare Cina e Giappone, sono tra i principali Paesi per Lorenzo Banfi, un grande esportatore con una quota del 90% della produzione.
Si dividono tra Asia e Paesi dell'Est le esportazioni di a.testoni. Russia ed Emirati Arabi sono i Paesi sui quali punta Miriade, azienda licenziataria di roccobarocco, Rb di roccobarocco, Krizia e Krizia Poi. «Vogliono loghi e marchi ben visibili – spiega Magda Raimondo, responsabile marketing -. Adesso stiamo cercando di avvicinarci anche a Stati Uniti e Giappone».
Estratto da Il Sole 24 Ore del 27/02/08 a cura di Pambianconews