Arriva in Europa in punta di piedi, ma come un fondista promette di arrivare lontano: un albergo di 200 camere a Londra, che aprirà i battenti nella Bridge Tower nel 2012, uno di 106 al Palais d�Iena di Parigi programmato per il 2008, 209 camere nel complesso di Vienna, che sarà operativo nel 2009. Piccole boutique d�ospitalità rispetto all�imponente grattacielo da 700 locali che da Kowloon, cuore finanziario e dello shopping di Hong Kong, domina la Victoria Harbour. Stessa strategia di debutto morbido per il Nord America, dove tra Toronto, Vancouver, Miami e Manhattan sono in cantiere strutture piccole ma di superlusso.
«Una disseminazione mirata per far conoscere il nostro marchio ai viaggiatori occidentali che vengono in Oriente, che per noi resta il principale mercato, dall�elevato potenziale di sviluppo», racconta Giovanni Angelini l�amministratore delegato di Shangri-La, la più grande catena asiatica di hotel e resort di lusso.
«Abbiamo un patrimonio immobiliare stimato in 9 miliardi di dollari americani, 55 hotel – 24 solo in Cina – destinati a salire a 100 nell'arco di quattro anni, e un fatturato di 2 miliardi di dollari che punta al raddoppio entro il 2010».
Il mercato asiatico è promettente per gli alberghi di lusso: Hong Kong, Singapore e, in misura minore l�Australia, stanno trainando questo mercato. E l�area Asia-Pacifico è quella dal più alto potenziale di sviluppo a livello mondiale per gli alberghi di lusso.
Estratto da Affari&Finanza del 11/02/08 a cura di Pambianconews