Due grandi marchi dell'abbigliamento oggi potrebbero ritrovarsi a marciare assieme. Il consiglio di amministrazione di Gant, società svedese regina dell'abbigliamento casual, ha infatti consigliato i propri soci di non aderire all'offerta lanciata dalla holding di Maus Frères, il gruppo svizzero proprietario del noto marchio francese Lacoste e altri (tra cui Manor, Jumbo). Offerta che si chiude proprio oggi.
A rivelare l'interesse per una delle griffe più famose al mondo per le sue collezioni non formali, basate sull'american style of life è stato Didier Maus, erede della costellazione fondata nel 1902 dai fratelli Maus. «Un'offerta amichevole», aveva detto il ceo ginevrino l'11 dicembre mettendo sul piatto 310 corone svedesi per azione (con un premio del 31% rispetto alle quotazioni di metà dicembre, per un valore complessivo di circa 560 milioni di euro).
«No, grazie», ha risposto il presidente svedese Lennart Bj�rk, socio fondatore che ancora mantiene saldo in mano il timone della società controllando (insieme con altri investitori) il 55% di Gant. Considerando un attacco quasi personale l'Opa lanciata dagli svizzeri, Bj�rk ha chiesto agli azionisti di aver fiducia che l'indipendenza del gruppo avrebbe continuato a premiare i soci (grazie anche a una nuova politica di distribuzione di almeno il 75% del dividendo).
Estratto da Corriere della Sera del 11/01/08 a cura di Pambianconews