Le vendite di fine stagione, con sconti che arrivano anche al 70% rispetto al cartellino, hanno conquistato una quota sempre più rilevante sul totale. «Negli ultimi quattro anni è cresciuta fortemente l'incidenza dei saldi sulla spesa. Per il comparto moda, afferma Renato Borghi, presidente di Federmoda Italia, nel 2003 su 100 euro se ne spendevano 23 durante i saldi, ora sono almeno 36».
Secondo Confcommercio, si registra oggi, in media, un aumento del 3% della spesa delle famiglie nell'abbigliamento grazie ai saldi iniziati già da qualche giorno in diverse grandi città. I saldi sono dunque diventati un momento chiave per lo shopping e Milano ha deciso di investire in questa direzione con un grande evento. Circa 5mila i negozi aperti nella notte bianca di Milano terminata poche ore fa.
Il quadro dei saldi non è però omogeneo. Secondo una prima ricognizione effettuata dalla Confesercenti, il 50% dei commercianti traccia già un bilancio nettamente positivo delle vendite. A Torino vendite stabili; ad Alessandria va molto bene; qualche incertezza a Milano e Brescia; commenti positivi a Genova, Bologna, Napoli e Bari.
In un momento di timida ripresa dei consumi, le famiglie italiane scelgono di aprire il portafoglio per alcune tipologie di prodotto, come hi-tech e salute. Secondo gli ultimi dati di Confcommercio, nei primi quattro mesi del 2007 sono cresciuti i comparti tecnologici e del wellness, che hanno segnato rispettivamente incrementi del 6,6% e del 5,2%. Ma a registrare picchi verso l'alto sono soprattutto i consumi low cost, sia nell'abbigliamento (grazie all'esplosione di catene come Zara ed H&M) che nell'alimentazione. Nel complesso, secondo Confcommercio, ad aprile i consumi degli italiani sono aumentati del 1,4% su base tendenziale e dello 0,6% nei primi quattro mesi dell'anno.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12/07/07 a cura di Pambianconews