Sei hotel parigini di categoria extralusso, tra cui il celebre Ritz, sono stati multati complessivamente per 708mila euro dal Conseil de la Concurrence. Il motivo? Hanno fatto cartello. Gli altri nomi illustri finiti nel mirino del Garante francese per tutela della concorrenza sono Crillon, Bristol, George V, Meurice e Piazza Athenee. Secondo l'Authority, che ha avviato l'indagine quattro anni fa, le sei catene alberghiere si sarebbero accordate per mantenere le tariffe medie delle stanze a 700 euro per notte.
«L'inchiesta ha dimostrato l'esistenza di scambi di informazioni illegali tra gli operatori finiti sotto inchiesta, hanno dichiarato gli inquirenti. Notizie che riguardavano i rispettivi piani di marketing. Pratiche che hanno alterato le normali regole per la concorrenza del mercato». La multa più alta è toccata all'Hotel de Crillon, situato in Place de la Concorde, dietro la Société du Louvre. L'hotel, costruito nel 1758 come residenza di re Luigi XV, dovrà infatti pagare qualcosa come 248mila euro. Certo, si tratta pur sempre di poca cosa, per un albergo con tariffe comprese tra 595 euro a notte della singola più economica a 8mila euro necessari per la Bernstein suite, che deve il proprio nome proprio al fatto di essere stata utilizzata abitualmente dal celebre musicista.
L'indagine del Conseil de la Concurrence è partita il 4 dicembre del 2001, dopo che l'emittente televisiva M6 Metropole ha trasmesso un programma in cui veniva denuciata la «coincidenza» per cui gli hotel più lussuosi della capitale francese offrivano tariffe «stranamente simili».
Estratto da Finanza&Mercati del 30/11/05 a cura di Pambianconews