Cucinelli ha deciso di investire in Russia e lo scorso luglio ha aperto una boutique in via Petroska, che è una delle strade principali di Mosca, e poi altri 8 punti vendita multibrand, che hanno ottenuto in pochi mesi un certo successo. «Bisogna considerare che lì il mercato è molto favorevole perché la gente compra molto cashmere e lo porta per 8 mesi all'anno».
Oggi il gruppo produce anche confezioni con i marchi Rivamonti e Gunex, oltre al cashmere di alto livello da uomo e donna con il marchio Brunello Cucinelli Cashmere. Il 40% del suo prodotto è venduto sul territorio italiano mentre il 60% viene esportato soprattutto negli Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Belgio, Spagna e Svizzera.
Il fatturato del 2004 è pari a circa 63,5 milioni di euro, con una crescita del 3,18% rispetto all'anno precedente. Il fatturato del 2005 si dovrebbe assestare sui 67 milioni di euro con un incremento del 7,20%. La previsione del fatturato del 2006 è di 75 milioni di euro, con un aumento intorno all'11,94%. La Brunello Cucinelli ha diversi negozi in franchising monomarca nel mondo, a Capri, Porto Cervo, St. Tropez, Parigi, Mosca, Palma di Maiorca e New York. Quest'ultimo è stato aperto a metà ottobre. A tale proposito, afferma Cucinelli «Servono più come immagine del brand che per un profitto reale». «Spero di trovare un partner a Milano, per aprire anche lì, anche se, onestamente, i costi in una città come quella sono praticamente folli».
Estratto da Espansione del 14/11/05 a cura di Pambianconews