Dei tre portabandiera del design made in Italy nel mondo – mobili, cucine e illuminazione – il comparto luce è quello che negli ultimi anni ha portato a casa i risultati migliori. A dirlo è una ricerca firmata da Pambianco Strategie di Impresa che ha messo a confronto i dati di bilancio 2002-2003 e ha rilevato che mentre i mobili hanno visto diminuire l'utile netto dai 167 milioni di euro del 2002 ai 49 dell'anno dopo e le cucine da 7 a 2 milioni di euro, l'illuminazione è cresciuta portando l'utile netto da 21 a 22 milioni di euro.
Detto questo però, la ricerca mette in evidenza un problema. «E' vero che la luce mostra una maggiore vivacità, dice Carlo Pambianco, ma resta che nel complesso i tre comparti sono sostanzialmente ingessati da qualche anno. Non si vedono grandi movimenti in avanti né sul fronte del giro d'affari né su quello della redditività».
Il perché va ricercato nel fatto che quello del design made in Italy è comunque un settore molto frantumato, con pochi grandi marchi forti e una miriade di aziende di dimensioni piccole e medie che «non hanno la massa critica, la forza contrattuale spiega Pambianco, per andare sui grandi mercati internazionali. Purtroppo lo slogan vincente del piccolo è bello, che ha funzionato per tanto tempo, oggi non è più vero. Basta guardare i bilanci per averne la conferma: il fatturato medio delle imprese del settore si colloca su una fascia media di 30-40 milioni di euro. Troppo poco per sostenere tutte le spese che comporta uno sviluppo a livello mondiale. Non a caso nella nostra ricerca abbiamo rilevato che il rapporto tra fatturato e utile si assottiglia con il decrescere delle dimensioni aziendali».
Estratto da Affari & Finanza del 21/03/05 a cura di Pambianconews
Per ulteriori informazioni sugli studi completi:
– delle Aziende di Mobili Casa clicca qui
– delle Aziende di Cucine clicca qui
– delle Aziende di Illuminazione clicca qui